I pazienti asintomatici possono essere seguiti in ambulatorio ogni tre mesi per il primo anno e poi ogni tre-sei mesi negli anni successivi fino al momento della diagnosi di progressione clinica. Nei pazienti asintomatici, se il linfoma follicolare è stabile, 4 dosi settimanali di rituximab senza mantenimento sono una valida alternativa al periodo di iniziale osservazione. Le opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da linfoma follicolare in stadio avanzato si sono progressivamente arricchite nelle ultime decadi, dimostrando un’efficacia sostanzialmente simile, se si considerano le percentuali di sopravvivenza a lungo termine, che è probabilmente l’endpoint più importante, soprattutto dal punto di vista del paziente, fra i tanti proposti. La somministrazione precoce non sembra apportare un beneficio in termini di aumento della sopravvivenza per i pazienti trattati immediatamente con rituximab. Tuttavia, il rituximab può essere utile in pazienti selezionati, per esempio in quelli particolarmente ansiosi o che non riescono a convivere con i segni della malattia.
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