Lo iodio, fra i molti minerali che possono influenzare la funzione della tiroide, è sicuramente il più importante. La tiroide possiede diversi meccanismi di autoregolazione che la proteggono da un esagerato e/o improvviso aumento dei livelli di iodio nel siero che potrebbero provocare una tireotossicosi. Lo iodio d’altro canto interferisce con la funzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide a vari livelli. La carenza di iodio rappresenta la principale causa di gozzo nel mondo. Nei casi di maggiore gravità può causare ipotiroidismo e cretinismo. I mezzi di contrasto iodati sono stati associati a riacutizzazione di ipertiroidismo, nella maggioranza dei casi transitorio, di lieve entità e asintomatico. L'amiodarone, e il suo principale metabolita, il desetilamiodarone, hanno una notevole somiglianza strutturale con gli ormoni tiroidei; pertanto il farmaco si comporta come un loro agonista parziale in grado di svolgere attività agonista in tessuti quali l'ipofisi e attività antagonista nel cuore. Numerosi altri farmaci di uso comune, oltre naturalmente agli antitiroidei usati per la terapia dell’ipotiroidismo,riducono la sintesi degli ormoni tiroidei, come discusso in modo approfondito in questa monografia.

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